Ritorna o colombella all’arca della pace…
a cantar vittoria sul male che oggi
invade il mondo…
Presentazione del mio libro Pause d’inchiostro Profili nella notte Enzo con il flauto traverso accompagnò una mia lirica..
Un abbraccio sempre rivolto alla NOSTRA GERACE…
Ricordi di un tempo mai passato…Geracese di e per GERACE
Enzo Cataldo
l’umile uomo,l’artista poliedrico,nella grandezza dei suoi sguardi rivolti verso il territorio,verso la musica,l’arte la storia… e verso la sincera amicizia…I suoi libri testimoniano un percorso di studi ,di ricerca ,di legame forte di appartenenza… un percorso di VITA
Note sui libri…
Gerace, testimonianze di una civiltà millenaria, Arti Grafiche Edizioni, Ardore M. 1992. Cm. 14×21, foto a colori e in b/n, pianta della Città, € 13,00.
Nuova rivisitazione dal carattere itinerante che rende il libro più divulgativo e accessibile a chiunque si accinga ad entrare nel grande tempio dell’arte.
L’autore fornisce spunti per ulteriori approfondimenti riportando vicende inedite che ha attinto presso diversi Archivi pubblici.
La Confraternita Laica della B.V. del Monte Carmelo a Gerace, Cm. 14×21, foto a colori e in b/n,
Storia socio-religiosa di una fra le più antiche Confraternite della Calabria. Oltre alla cronistoria, redatta con preziosi documenti d’archivio inediti, il volume ospita una serie di canti devozionali trascritti in notazione musicale.
Lo scultore Vincenzo Jerace e il monumento ai Cinque Martiri di Gerace, Arti Grafiche Edizioni, Ardore M., Cm. 14×21, foto in b/n,
Il ritrovamento di un interessante carteggio relativo allo scultore Vincenzo Jerace, ha consentito a Vincenzo Cataldo di ricostruire un altro tassello sulla vita del personaggio polistenese che ha dato onore e lustro alla sua terra. Dalle lettere inviate al notaio Giuseppe Portaro di Gerace, in occasione della realizzazione del Monumento ai Cinque Martiri dello Jonio, si configura il lato umano e culturale di Jerace in un periodo permeato da convinzioni ideologiche ma anche forti contraddizioni storiche.
Cospirazioni Economia e Società nel Distretto di Gerace e in Provincia di Calabria Ultra Prima dal 1847 all’Unità d’Italia, Arti Grafiche Edizioni, Ardore Marina,14×21, foto in b/n,
Col presente scritto si tenta di dare la giusta collocazione all’insurrezione del 1847, avvenimento storico ignorato dalla storiografia ufficiale, che ha interessato il Distretto di Gerace nonché delineare, attraverso la lettura di documenti inediti reperiti negli Archivi, un quadro d’insieme dello stato sociale e delle attività cospirative sviluppatesi in tale ambito territoriale dal 1848 al 1860.
La Banda musicale di Gerace e Gerace Marina, AGE, Ardore Marina 2000. Cm. 14×21, foto a colori e in b/n d’epoca.
Centocinquant’anni di storia del complesso bandistico di Gerace e Gerace Marina. In queste coordinate s’inquadra il volume che appare come un chiaro invito a riscoprire una miriade di messaggi autentici comunicati attraverso i suoni degli ottoni e dei legni.
L’appassionato autore arricchisce la nostra produzione libraria con un’opera di grande spessore culturale, sociale ed artistico-musicale corredata con foto d’epoca, in bianco e nero e a colori. Con la sua elegante veste grafica, nel libro di circa 250 pagine Cataldo intreccia ordito e trama di gruppi di persone appartenenti a categorie diverse ma accomunate dalla stessa passione musicale. Nel libro la piazza appare come spazio centrale del paese e luogo di ritrovo per paesani e forestieri che specialmente nelle ricorrenze al suono della banda vivono in letizia e in un clima amicale la festività.
Gerace: Storia, Arte, Cultura (testo italiano/inglese), Edizione Nosside, Ardore Marina. Cm. 14×21, foto a colori, pianta della Città,
Secoli di storia possono essere “fotografati” con straordinaria semplicità attraverso questa sintesi che l’Autore propone anche in lingua inglese.
L’insurrezione nel Distretto di Gerace del 1847 – Mostra fotografica e documentale (in occasione del 150° anniversario della fucilazione dei Cinque Martiri di Gerace), Arti Grafiche Edizioni, Ardore Marina. Cm. 14×21, foto in b/n.
In breve è riproposto l’episodio della fucilazione dei Cinque giovani rivoluzionari. Il testo è corredato da foto, immagini d’epoca e documenti.
Gerace, la Cattedrale (testo italiano/inglese), Edizione Nosside, Ardore Marina. Cm. 14×21, foto a colori,
Affascinante viaggio tra le pietre, i tesori, la straordinaria storia millenaria del più grandioso e celebre monumento sacro bizantino-normanno della Calabria.
La Confraternita del Sacro Cuore di Gesù e di Maria SS. del Rosario a Gerace, Grafiche Femia, Marina di Gioiosa Jonica. Cm. 17×24, foto a colori e in b/n,
Storia del Sodalizio esposto con i documenti d’archivio.
Cartografia, disegni e rilievi di Gerace e del suo territorio, Arti Grafiche Edizioni, Ardore M., cm. 23×34, foto a colori e in b/n d’epoca,
In questo lavoro elementi architettonici fissi entrano in continuo dinamismo interagendo con la storia degli uomini, con le aspettative e le delusioni, con i contrasti e i successi; una società in fermento in cui sono evidenti i cambiamenti favorevoli determinati da nuove scoperte, dall’impiego di nuovi materiali e tecnologie. La vasta sequenza cartografica (52 piante per la maggior parte inedite) proposta dall’Autore diventa così un elemento fondamentale per restituire un’inconsueta immagine del passato, permettendoci di capire gli effetti della trasformazione di questo articolato territorio in cui le due variabili ambiente e storia, mediate dal disegno, vivono in maniera indissolubile.
Società e Cultura nei Canti Popolari di Gerace e della Locride, Gerace, Promocultura Editrice, (con Cd ).
Si tratta di una raccolta di 73 canti popolari, diversi per temi, forme ed espressioni, monitorati nel territorio di Gerace e in alcuni paesi della Locride. Il volume contiene un’analisi del contesto in cui è avvenuta la raccolta documentale, i testi dei canti e il Cd dove sono riportate le melodie raccolte tra il 1978 e il 2003. Il lavoro è pubblicato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali. Cm. 17×24, foto in b/n (con Cd accluso).
Il catasto onciario di Gerace (1742), Arti Grafiche Edizioni, Ardore M. 2006, pp. 440, ill. colori
Il documento è una fonte rilevante che consente di focalizzare un periodo storico fino ad oggi poco conosciuto. Si ricavano informazioni sul grado di alfabetizzazione, sul territorio, su come funzionava l’Università e la giustizia. Nel volume è possibile leggere anche la vita della Chiesa col suo notevole patrimonio, la ripartizione delle classi sociali e le professioni svolte. Ed ancora usi e costumi, il matrimonio, le abitazioni suddivise per categorie sociali, la toponomastica, l’agricoltura, l’allevamento e l’artigianato da sempre fonte di reddito essenziale per le numerose maestranze locali.
Il catasto Onciario di Canolo (1742-1745), Arti Grafiche Edizioni, Ardore M. 2007, pp. 222, ill. b/n,
Lo studio segna in modo incontrovertibile per la comunità conolese uno storico momento di conoscenze, di approfondimento e di riflessione sulle potenzialità del proprio patrimonio culturale. Dal catasto appuriamo un modello di vita tuttavia non lontano dalla nostra storia relativamente più recente, quando il popolo viveva in umili abitazioni e lavorava la terra altrui per poter permettersi il lusso di sopravvivere. L’Autore ci riporta con la memoria e con gli affetti alla metà del XVIII secolo quando la maggior parte delle terre appartenevano alla Chiesa. Una storia ovviamente non del tutto negativa, se si pensa al sistema che veniva messo in atto da alcune famiglie per scalare la società, investendo in risorse umane, più che materiali, alla ricerca di un tetto più solido.
Contratti e rapporti di produzione nella Calabria del XVIII secolo, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2012, pp. 240
Uno studio sistematico di fonti bibliografiche e archivistiche hanno permesso all’Autore di ricostruire alcuni aspetti fondamentali della vita economica della Calabria settecentesca. Ne scaturisce da una parte l’immagine di una terra dotata di abbondanti risorse però male convogliate e prive di efficaci politiche di investimento; dall’altra un territorio inserito nei grandi circuiti commerciali napoletani e internazionali in uno schema di relazioni funzionali alla sopravvivenza di forme feudali d’ancien régime.
L’agricoltura era potenzialmente il fulcro dello sviluppo economico, ma per accrescere la produzione calabrese si doveva intervenire sul riassetto e la distribuzione della proprietà fondiaria. Quella della Calabria era invece un’economia all’insegna della precarietà, e poteva bastare una congiuntura climatica per metterla in ginocchio. Mentre in altre parti d’Europa cambiava il modo di produrre e di trasformare le materie prime, la regione rimase condizionata da procedure ancorate a vecchi sistemi. Gli imprenditori calabresi, anziché intervenire incisivamente nel processo di produzione-trasformazione delle materie prime preferirono l’accumulazione fondiaria e la trasformazione dei seminativi in arboreti: una direzione che consolidò i sedimenti feudali fino a farli sopravvivere anche dopo le leggi eversive.
Per tutto il secolo ci fu anche il dominio incondizionato del contrabbando di derrate e di beni, alimentato dalle smisurate restrizioni e dai pesi fiscali che frenavano la stessa espansione mercantile.
La Cassa Sacra, istituita in seguito al terremoto del 1783, permise un’operazione di trasferimento della proprietà ecclesiastica a quella privata nobiliare e borghese fra le più ardite effettuate in Europa nel Settecento, non consentendo l’accesso ai contadini, impossibilitati di concorrere all’acquisto delle terre per mancanza di liquidi, che vanificò così un’occasione epocale per costruire la media proprietà terriera.
La frontiera di pietra. Torri, uomini e pirati nella Calabria moderna, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2014, pp. 240,
Il conflitto tra Cristianità e Islam – e in particolare tra Corona di Spagna e Impero Ottomano – durò per tutta l’Età moderna. Nonostante la vittoriosa battaglia di Lepanto, non ebbe infatti termine uno stato di permanente insicurezza con reciproche azioni di pirateria. Nel Mediterraneo occidentale, dalle basi delle reggenze barbaresche, soggette alla Sublime Porta, partivano le incursioni contro le coste degli Stati cristiani. Nel tentativo di risolvere il problema, la monarchia ispanica propose una difesa mobile costituita dalle galere e una difesa statica mediante la realizzazione di una cortina di torri costiere in grado di avvistare il pericolo e di propagare l’allarme. I provvedimenti furono, però, insufficienti a contrastare la logorante guerriglia combattuta in prossimità dei litorali e sulla terraferma con conseguenze traumatiche per la popolazione calabrese.
Vincenzo Cataldo si è laureato in Storia presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Messina. Costantemente impegnato nella ricerca in archivi pubblici e privati, relatore in convegni e conferenze, è autore di numerosi saggi sulla storia della Calabria. È stato consulente per il Comune di Gerace per il riordino dell’archivio storico comunale.
È Deputato di Storia Patria per la Calabria, Ispettore Archivistico Onorario MIBAC, giornalista, docente. Dirige la rivista di storia e archeologia Studi Calabresi e collabora con il quotidiano Gazzetta del Sud. Collabora con le seguenti riviste: Incontri Mediterranei (Università di Messina), Quaderni del Dipartimento P.A.U. (Università di Reggio Calabria), Rivista Storica Calabrese (Deputazione di Storia Patria per la Calabria), Rogerius (Istituto della Biblioteca Calabrese), Rivista Calabrese di Storia del ‘900 (Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea con sede presso l’Università della Calabria). Fa parte del comitato di redazione della Rivista Storica Calabrese. È cultore di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Messina.
RICONOSCIMENTI:
Ha vinto il 1° premio al VII Concorso “P. Gorgolini”, indetto dal Centro Internazionale Ricerche Artistiche, Letterarie e Scientifiche di Roma nel 1984. Per l’edizione di un lavoro su Gerace ha ricevuto il massimo riconoscimento al 14° Premio “Areopago Cirals” di Roma per la saggistica nel 1992, ed il 1° Premio per il Giornalismo alla XV Edizione “Calabria ‘79” di Praja a Mare (5 settembre 1993). “Premio Calabria” per il libro “Cospirazioni, Economia e Società nel Distretto di Gerace e in Provincia di Calabria Ultra Prima dal 1847 all’Unità d’Italia” (Villa S. Giovanni 19 ottobre 2001), e Premio “Elvira Decia” (Locri, 9 settembre 2009). Eletto “Geracese dell’anno” dall’Associazione “Club Magna Grecia” di Gerace per i suoi meriti nel campo della cultura (30 dicembre 2001). Ha conseguito il “Premio Letterario Città di Siderno” 2004, per l’opera “Cartografia, disegni e rilievi di Gerace e del suo territorio”. Nel 2006 ha ricevuto il Premio Internazionale “G. Pitrè” – S. Salomone Marino di Palermo per il libro sui canti popolari della Locride.
PUBBLICAZIONI:
- Gerace, testimonianze di una civiltà millenaria, Arti Grafiche Edizioni, Ardore M., 1992.
- La Confraternita Laica della B.V. del Monte Carmelo a Gerace, AGE, Ardore M., 1996.
- Gerace: Storia, Arte, Cultura (testo it./ingl.), AGE, Ardore M., 1998.
- L’insurrezione nel Distretto di Gerace del 1847 – Mostra fotografica e documentale (in occasione del 150° anniversario della fucilazione dei Cinque Martiri di Gerace), Arti Grafiche Edizioni, Ardore M., 1999.
- Cospirazioni, Economia e Società nel distretto di Gerace ed in Provincia di Calabria Ultra Prima dal 1847 all’Unità d’Italia, AGE, Ardore M., 2000.
- Vincenzo Jerace e il monumento ai Cinque Martiri di Gerace, AGE, Ardore M., 2000.
- Gerace, la Cattedrale (testo italiano/inglese), Ardore M., 2001.
- La Banda musicale di Gerace e Gerace Marina (150 anni di storia), Arti Grafiche Edizioni, Ardore M., 2001.
- La Confraternita del Sacro Cuore di Gesù e di Maria SS. del Rosario a Gerace, Grafiche Femia, Marina di Gioiosa, 2002.
- Gerace (in quattro lingue: ita-ingl.-fran.-ted.), Arti Grafiche Edizioni, Ardore M., 2003.
- Cartografia, disegni e rilievi di Gerace e del suo territorio, AGE, Ardore M., 2003.
- Società e Cultura nei canti popolari di Gerace e della Locride (con Cd accluso), AGE, Ardore M., 2004.
- Il catasto onciario di Gerace (1742), Arti Grafiche Edizioni, Ardore M., 2006.
- Francesco Nicolai e la Colonia Letteraria dell’Arcadia, Franco Pancallo Editore, Locri 2006.
- Il catasto onciario di Canolo (1742-45), AGE, Ardore M., 2007.
- Contratti e rapporti di produzione nella Calabria del XVIII secolo, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2012.
- La frontiera di pietra. Torri, uomini e pirati nella Calabria moderna, Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 2014.
Suoi scritti si trovano anche nei CD Rom: Gerace città d’arte (Dolmen, 1996); Gerace città d’arte, (Amm.ne Prov.le di R.C., 2002); Gerace Millenaria Città d’Arte (Fondazione Gerace, 2001).
Avrei voluto scriverti qualcosa ,dirti qualcosa in più ,ma preferisco solo dirti GRAZIE,per quello che ci hai dato,per quello che dai e darai ancora alla nostra terra..doni preziosi…
( ho sorriso molto quando ci siamo incontrati e hai detto…vindijstuvu tutti…come vedi in molti siamo rimasti!)
La vostra Geracese
Maria Eleonora Zangara