“L’Arte è l’alito e l’energia del Creatore, è la conseguenza della Creazione e dello Spirito che plasma la vita e le cose eche alcune donne e uomini,più dotati,utilizzano per trasformare il genio in incanto ed emozioni”.
“L’Arte e la Cultura (e in primo luogo la Poesia) sono elementi indispensabili al progresso e allo sviluppo civile del genere umano, senza di essi l’uomo diventa fiera eresta inabilea spingersi oltre il proprio naso e ad evolversi”.
“L’arte è l’oasi nella quale ogni uomo che vive la dimensione del finito trova l’infinito, il paradiso e Dio stesso”.
Alessio Patti
E’ con immenso piacere che scrivo di Alessio Patti,poeta e commediografo siciliano. La sua poetica è riuscita a lasciarmi dentro un’emozione forte fatta di diverse sfaccettature ed echi che risuonano spesso nell’anima e che sento in parte mie, probabilmente perché anch’io sono figlia, per metà, di quella lava etnea che non smette mai di ardere nel cuore della Terra.
Lui ha scritto di me e del mio percorso artistico de:”Inimitabile compagna di me stessa” queste parole:
“E’ nelle righe e nei versi che si palesala radice del tratto poetico, e forse ancor piùquello della vita, della poetessa e scrittrice Maria Eleonora Zangara”.
In Profili nella notte mi ha fatto dono delle sue poesie,raccontandosi con parole di pura essenza d’anima: ‘La dignità è il fascino più bello che una donna possa avere’.
Ed è pur vero che tutti siamo ‘ angeli in volo ’ in questo nostro ‘ creare per distruggere ‘, in questa continua ricerca del Sé che ci vive e ci governa.
Le sue ‘ Pause d’inchiostro ‘ sono un excursus assoluto che ci svela, in purezza, il suo sentire e che ci trascina dentro quella vigorosa onda, da lei tanto amata, che è parte dell’Io spirituale e che si infrange in noi: ‘ A tanti urli un solo sussurrare ‘”.
Del poeta Alessio Patti serbo tra le mie cose care un dono che mi ha fatto traducendo una mia poesia “Solo una è scesa” in lingua poetica siciliana (badano bene i lettori:“lingua poetica” e non dialetto siciliano):
Solo una è scesa
Cuore pagliaccio…
mi chiedevo
che sapore avranno
i tuoi sorrisi
quando il sole lascerà
il posto alla luna…
e sarà lì
che ti vedrò giocare
ancora una volta insonne
sulla spalla dell’amore
Pulisciti il viso!
Sulu una scinnìu
Cori pagghiazzu…
m’addumannu
chi sapuri hannu
li to’ risi
quannu lu suli
lassa postu a la luna…
ed è ddà
chi ti vidu jucari
ancora na vota senza sonnu
supra a la spadda di l’Amuri.
Puliziati la facci!
Biografia di Alessio Patti
“Lingua Poetica Siciliana nel pensiero e nell’opera di Alessio Patti”.
Alessio Patti, “giardiniere della sua terra di dentro”, come ama definirsi, nasce nel 1959 in una Sicilia povera ma da sempre ricettacolo di grandi sentimenti. Sin dalla più tenera età ha intrapreso a scrivere nella lingua della sua terra, il siciliano, consumando pagine di diari, narrando l’esperienza del dolore e della sofferenza di se stesso, della sua famiglia e del suo popolo che, più degli altri in una strana Italia, solo apparentemente unita, languiva nella miseria. Alessio Patti è essenzialmente un realista, ma “il suo realismo”, come ebbe a dire Mons. Concetto Greco, che lesse e sostenne tutte le sue opere, “fu la vita stessa della sua gente”. Questo realismo più che venirgli dal Verga, padre nobile del nostro Verismo, gli deriva dalle frequentazioni di gente comune del popolo, dalla lezione dei suoi bisnonni che, come i tanti sapienti ”varvasapi” siciliani, seppero rendergli l’intima anima della sua gente insegnandogli il parlato e il sentire del popolo siciliano; i sentimenti e le antinomie della gente più semplice e spartana. L’idioma poetico di Alessio Patti è un linguaggio genuino, senza fronzoli, scultoreo; una loquela sapienziale che è “sostanza d’anima”, come egli stesso la definisce, affrancata dai tecnicismi poetici ai quali molti suoi predecessori si legarono per mostrare capacità scrittoria. L’illustre linguaggio siciliano di Alessio Patti è divenuto negli anni il portavoce poetico del popolo di Sicilia: un eloquio il suo che è nato dalle cose e che parla al cuore e alla mente degli ascoltatori. Alessio Patti è autore di molteplici libri e antologie di poesie siciliane; la più rappresentativa è “La me arma sapi d’omu”; inoltre è artefice di trasposizioni in lingua poetica siciliana di versi di grandi poeti, la cui opera più significativa è l’antologia “Uguale agli dèi”. Negli anni ‘90 Alessio Patti esordisce al teatro siciliano rappresentando l’Ars Populi più originale e autentica del popolo di Sicilia, della quale egli è, fino ad oggi, con molteplici opere prodotte, un fervente sostenitore. La sua opera massima è il romanzo dedicato al popolo di Sicilia “Viculu Sacramentu”, che è la summa dell’esperienza degli amori e dei sentimenti, dei peccati e dei vizi, di una società isolana che alla fine degli anni ’60 si preparava, un po’ più pigramente di altre, a un grande salto evolutivo. Artista di poche parole, Alessio Patti ha preferito i versi al blaterare senza freno al quale sovente siamo abituati da parte dei poeti. A tal proposito egli afferma: “È importante ricordare che mentre il compito della letteratura è di riflettersi nella società, la poesia invece si crea, si fa”. “Il poeta non dice, crea e fa esistere il contenuto dei suoi versi”. “Ogni poeta nell’atto di creare i suoi versi ha fede di coglierli nel recinto della sua siepe e la siepe dei siciliani si chiama Sicilia ed è la terra di Archimede, la nostra terra, terra di poesia ove i più grandi maestri hanno soggiornato”. Quella di Alessio Patti, scrittore appartato e schivo, è pertanto una poesia e una letteratura la cui sostanza essenziale è costituita da una parola che rifugge dall’ampollosità verbale, dalla destrezza e dagli ammiccamenti lucidi al lettore. Il suo basamento culturale e poetico è, infatti, in assoluto e incondizionatamente siciliano. Egli attinge in profondità alle sue radici isolane, ma anche all’intimità spirituale dei siciliani prima ancora che culturale.
È il poeta che più di altri scrive da decenni nella nostra lingua poetica siciliana. I suoi libri, i video, le sue poesie, raccontano ampiamente il suo excursus culturale, l’impronta magnifica di una lingua poetica che egli ha contribuito a sostenere e difendere per più di quaranta anni con tutte le sue opere poetiche e teatrali.
Alessio Patti, i suoi libri..e anche qualche sua foto.