Concerto di S. Cecilia in Ardore

Lunedì, Dicembre 13 2004 @ 03:21 PM CET

Dalla Riviera del 12/12/2004

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E’ sabato 20 novembre 2004  e nella chiesa di Santa Maria del Pozzo, alle 19, si manifesta un avvenimento raro per le nostre contrade: si esibisce un’orchestra forte di 50 elementi, ma più raro è che il complesso sia nato e cresciuto in Calabria, trattandosi dell’orchestra della Provincia di Catanzaro, “La Grecia”, costituitatasi nel 2002 per volontà dell’on. Michele Traversa, presidente dell’Amministrazione Provinciale. La formazione orchestrale è formata di giovani musicisti in gran parte calabresi e ha già al suo attivo numerose tournée su tutto il territorio della nostra regione e in Canada (Montreal e Toronto); gli ampi consensi di pubblico e di critica hanno consentito il suo inserimento tra le istituzioni sostenute dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il programma presentato al pubblico della Locride, come al solito e purtroppo in numero non coerente con la levatura dell’avvenimento ( ci verrebbe voglia di affermare che le manifestazioni di cultura musicale non siano graditi se gratuiti oppure che siano sottovalutati a priori e, quindi, “snobbati” da chi ama definirsi frequentatore di ben altri luoghi di culto musicale), è stato tutto ispirato alla solarità mediterranea con brani tratti da opere di Rossini , Bellini, Donizzetti e Verdi, e, a nostro opinabile giudizio, ha posto in risalto, oltre all’omogeneità dell’orchestra, il piglio sicuro, la scelta ritmica, l’accuratezza e l’autorevolezza del direttore, il giovane Maurizio Billi. Il maestro Billi ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma, diplomandosi in Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro, Strumentazione per Banda e Clarinetto; ha, quindi, conseguito la Laurea in Lettere all’Università di Roma “La Sapienza” e collabora ad alcune riviste musicali; è anche autore di un saggio, pubblicato dalla Sellerio, su “La produzione sinfonico-corale di G. Petrassi”. I riconoscimenti nazionali e internazionali del maestro e gli incarichi di direzione in varie compagini orchestrali e di insegnamento (è anche docente nei Corsi di Perfezionamento presso la cattedra di “Analisi Musicale” a Teramo) ci permettono di prefigurare una sua brillante carriera artistica.Ma veniamo alla grande sorpresa della serata impersonata dalla voce solista del soprano Ala Simonishvili: nata in Georgia e diplomata in canto presso il Conservatorio di Tblisi, si è trasferita in Italia nel 1990, cambiando il nome in Alla Simoni e, seguendo il rituale percorso tra corsi di perfezionamento e concorsi (ha vinto, tra gli altri, il “Bach” di Lipsia e il “Lauri Volpi” di Latina), si è affermata in un vasto repertorio lirico, sinfonico e da camera in Europa, in Corea del Sud, Giappone e Sud Africa; svolge anche attività didattica presso l’Accademia di Arte Lirica di Osimo. Della Simoni vogliamo mettere in risalto alcune caratteristiche della voce che ci hanno colpito in modo particolare; voce spontanea e limpida, strutturalmente lirica o lirico-spinta,tendenzialmente drammatica per metallo ed estensione, capace di canto filato che dal forte al pianissimo si affievolisce in un sospiro: non è la Callas né la Tebaidi, ma dell’una sembra appropriarsi del fraseggio altero e perentorio, talvolta della cupa aggressività e del senso drammatico della frase, dell’altra sembra possedere il canto riposante e carezzevole, pieno di sfumature e chiaroscuri, un canto che “come lo zucchero, si diluisce nell’acqua addolcendola, senza lasciare tracce visibili”.Lo spettacolo, di cui siamo stati lieti spettatori, è stato sponsorizzato dal Comune di Ardore e organizzato, con riprese audiovisive dall’Accademia di Musica, Lettere e Arti “Senocrito”.


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