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Sistema di diffusore acustico

Articoli tecnici

Per ascoltare della buona musica , quando non è possibile farlo dal vivo, si deve disporre di un buon impianto ad alta fedeltà. Quelli della mia generazione (non tanto vecchia) imperniavano lunghe discussioni sulle qualità sonore di amplificatori, sistemi di casse acustiche , cavetti dorati, giradischi; senza nascondere un certo scetticismo per l'avvento del digitale. La ricerca della qualità sonora ha stimolato addirittura delle vere e proprie filosofie. Mettere a punto la testina del giradischi diventava un rito e solo dopo ore e ore di ascolto e continui ritocchi al peso e all'incidenza dello stilo sul solco del vinile, soddisfatti ,si invitava l'amico audiofilo per il puntuale parere negativo....


Per chi si è dilettato nella realizzazione di impianti di alta fedeltà l'informatica ha avuto un ruolo fondamentale, soprattutto nella realizzazione di casse acustiche.

Per la progettazione e realizzazione di casse acustiche, testi storici sono stati quelli di Paolo Viappiani pubblicati dal Gruppo Editoriale Suono nel 1984 (bass reflex), nel 1985 (cassa chiusa e reflex passivo) e nel 1988 (sistemi particolari). Pur intravedendosi del software per la progettazione di casse acustiche e sistemi "cross over" realizzato da riviste del settore, la volontà di sperimentare sistemi fuori dal comune mi ha spinto alla compilazione di programmi specifici (centinaia linee di codice scritti in Fast basic per il sistema operativo AmigaOS) per il calcolo dei diffusori e dei cross over.

Tornando alla ricerca della qualità sonora uno dei limiti nella risposta delle frequenze basse, per intenderci al di sotto dei 100 - 200 Hz , è la velocità di risposta del trasduttore.

La riproduzione delle frequenze basse in una cassa acustica è affidata al woofer (altoparlante con specifiche caratteristiche per la riproduzione delle frequenze gravi). La scelta di questo componente varia a secondo della frequenza più bassa che si desidera riprodurre nel contesto del progetto del diffusore acustico. In ogni caso per realizzare diffusori che riescano a riprodurre frequenze a partire da 30 Hz ,la scelta del componente cade sempre su un trasduttore con diametro di 30 cm o maggiore, con frequenza di risonanza inferiore a 30 Hz, con un peso del cono (mms) che varia dai 40 ai 70 grammi. da questo si desume come lo spostamento dell'aria , che poi determina l'onda sonora, è affidata allo spostamento della cono del woofer collegato all'amplificatore (risposta ai transistori) e di conseguenza, al suo peso la velocità di spostamento. Mi rendo conto che questa spiegazione è molto riduttiva, ma i parametri che incidono sulla velocità di risposta sono tali e tanti che non possono certo riassumersi in poche righe.

Intorno il 1953 in America nasce un sistema di utilizzo del woofer detto a carico simmetrico, che non ebbe larga diffusione e che aveva il pregio di risolvere parecchi dei problemi anzidetti. Una prima trattazione dell'argomento è ad opera dell'ing. L. Fincham " A Bandpass Luodspeaker Enclosure" presentato a Los Angeles nel 1979 a cui fa seguito un'altro studio ad opera di due Francesi ,P. Augris - D. Santens "Optmisasion des encenties à charge symmètrique" del 1982.

Le particolarità di un sistema di casse acustiche basate su questo principio, superata la difficoltà di progettazione, è quella di ottenere una risposta in gamma bassa veloce e precisa con una distorsione armonica minima ed una notevole tenuta in potenza. Uno dei limiti del sistema è la banda utilizzabile del woofer, legata alle scelte di progettazione, ma comunque limitata in un intervallo ben preciso.Grazie all'avvento dei calcolatori oggi si può progettare velocemente un sistema a carico simmetrico, tenendo conto di tutte le variabile, simulando la risposta in frequenza, l'efficienza, ecc., in relazione alle caratteristiche del woofer e le dimensioni del mobile. Il progetto del diffusore che utilizza il carico simmetrico nella riproduzione delle frequenze basse deve, a mio avviso , basarsi almeno su 4 vie. L'uso del medio basso, con un range che va da 100 a 700 Hz o più, diventa indispensabile per ridurre il lavoro del medio, ammettendo di utilizzare un medio in grado di riprodurre frequenze a partire da 100 Hz. Associando al medio basso , un medio ed un tweeter di elevata qualità, si può ottenere un diffusore con un'ottima risposta ai transienti e con una risposta in gamma bassa a dir poco eccezionale per resa e qualità sonora.

Anche la realizzazione del mobile è di fondamentale importanza. Deve essere robusto ed esente da vibrazioni . Il cablaggio interno va fatto con cavo di qualità così come la scelta dei componenti per la realizzazione del filtro cross over

Non trascurabile è anche la disposizione in ambiente. La collocazione varia da ambiente ad ambiente, dal tipo di pareti, dai mobili di arredo, dalla quantità di materiale fonoassorbente (tappeti , tendaggi, poltrone in velluto ecc.).

Nel mio caso la scelta di posizionare i tubi d'accordo, per l'emissione delle frequenze basse, nel lato posteriore del mobile complica maggiormente la corretta collocazione in ambiente . Bisogna dire, però, che una volta trovata la posizione ideale, il risultato appaga pienamente il lavoro fatto

Bruno Pelle

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