2021 |
PROGRAMMA
Bach- Preludio e Fuga n 6 Vol. 1 dal Clavicembalo ben temperato
Beethoven- Sonata “Waldstein” Opera 53 n 21
Brahms- Studio per la mano sinistra, Ciaccona da J.S. Bach
Ravel- Jeux d’eau
Rachmaninov- « Études-Tableaux » op 39 n 9
“Das wohltemperierte Klavier”, “Il Clavicembalo Ben Temperato” fu composto da Johann Sebastian Bach con uno scopo essenzialmente didattico. Bach è stato uno dei più grandi compositori della storia ed è vissuto in Germania tra la fine del 1600 e la prima metà del ‘700. L’opera risale al 1722: è una raccolta di 48 composizioni, suddivisa in due libri di 24 ciascuna, un preludio e una fuga per ogni tonalità possibile sia maggiore che minore. Il preludio è una forma che deve il suo nome dal “posto” nel quale solitamente era collocato all’interno di una composizione. Deriva probabilmente dall’abitudine dei musicisti barocchi di improvvisare qualche nota sullo strumento prima di suonare il pezzo vero e proprio. La Fuga ha un carattere più rigoroso, fuga è probabilmente la più articolata tra le forme musicali che hanno caratterizzato la storia della musica, con una forma polifonica complessa data dalla sovrapposizione di più voci. Si basa su un tema principale che nel corso del pezzo verrà variato ed elaborato in tutte le sue sfaccettature.
Beethoven è stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra tedesco. Figura cruciale della musica colta, fu l’ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi ed influenti compositori di tutti i tempi. La sonata per pianoforte n 21 op 53 in Do Maggiore, comunemente chiamata “Waldstein” (dall’omonimo conte a cui è dedicata), è uno dei capolavori assoluti di Beethoven, composta tra il 1803 e il 1804. È uno dei brani che aprono il cosiddetto periodo “eroico” nell’attività compositiva di Beethoven e delinea un carattere audacemente innovativo e l’originalità dell’ispirazione.
Della “Ciaccona” di Bach esistono molte trascrizioni, a partire dall’originale per violino solo. Fu pensata da Bach come omaggio postumo alla moglie Maria Barbara nel 1720. Il compositore Luigi Abbate la definisce “una forma di musica funebre” che ribadisce il motivo del “lamento” e la musicologa Helga Thoene scorge al suo interno un linguaggio segreto (il nome “Maria Barbara” è numericamente impresso nelle prime quattro battute) anche attraverso una serie di corali nascosti (tra questi, il tema della resurrezione). Una delle trascrizioni più famose è quella redatta da Johannes Brahms, compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco del periodo tardo-romantico. Viene considerato come il maggiore esponente della musica strumentale del Lied in Germania nella seconda metà del sec. 19º. Scrisse questa ciacciona per la sola mano sinistra al pianoforte, un'ottava più grave dell'originale per violino. Essa è una delle composizioni per mano sinistra più suonate. Brahms dice, in una lettera a Clara Schumann, che «solo in un modo mi procuro un piacere minuscolo ma puro, quando suono con la mano sinistra. Le stesse difficoltà, la tecnica, l'arpeggiare, tutto l'insieme mi fa sentire un violinista».
Jeux d’eau è una composizione scritta da Ravel nel 1901. L’opera a carattere descrittivo, si propone di rappresentare scene di giochi d’acqua. Le tonalità costantemente fluttuanti e le progressioni armoniche contribuiscono a rappresentare l’immagine evocativa che viene espressa dal punto di vista melodico, armonico e timbrico: i blocchi accordali contrapposti alle fugaci figurazioni in arpeggio evocano ora la staticità dell’acqua, ora gli zampilli e le varie impressioni dell’acqua in movimento.
Di fama mondiale, Rachmaninov è considerato uno dei maggiori compositori e pianisti russi di sempre. Era noto tra i pianisti per l’ampiezza delle mani, che gli permetteva di raggiungere un intervallo di dodicesima o, secondo altre fonti, addirittura di tredicesima, sulla tastiera. La dimensione delle mani era proporzionata alla sua altezza di circa due metri. Fu superbo virtuoso della tastiera e riversò nelle sue composizioni il suo mondo espressivo e il suo temperamento introverso e scontroso. Un’idea del pianismo estroso, brillante, affascinante e melodico è condensato nel ciclo degli “Études-Tableaux”, composto tra il 1916 e il 1917. Egli amava ripetere “Io sono me stesso soltanto nella musica. La musica basta per un'esistenza ma un'esistenza non basta alla musica.”