Calabrese in Viaggio e non emigrante, la percezione che ho di me quando mi muovo dalla Provincia Cosentina per andare a lavorare. Le cose da raccontare potrebbero essere “tante”, la scelta resta ponderata e questa icona mi permette di riportare le notizie ricopiate dalla scheda fotografata, pensando al culto mariano come legame di una Italia dalla forte radice cattolica.
Ambito laziale, sec. XVI – Olio su tela
Alla fine del XVIII secolo l’opera fu protagonista di un evento prodigioso: di proprietà della famiglia Ciceroni, il dipinto all’epoca si trovava temporaneamente presso la Casa Guglielmi, ove, la sera del 10 Luglio 1796, dopo la recita del Rosario da parte di un gruppo di devote, si verificò il fenomeno del movimento degli occhi, del mutamento del colore del volto (che divenne vermiglio) e della lacrimazione. L’evento si ripetè per sei mesi, constatato da numerosi fedeli e dai vescovi di Veroli, Alatri, Ferentino e Anagni: grazie alle offerte dei devoti si realizzarono le corone e la raggiere in legno dorato.
Non fu un evento isolato in Italia: a partire dal giugno 1776 e fino al 1797, all’avanzare delle truppe francesi nei territori pontifici, numerose altre immagini mariane manifestarono analoghi fenomeni prodigiosi.
Il dipinto, le cui corone furono sottratte durante le depredazioni operate a Frosinone dalle truppe francesi nel 1798, fu ornato di nuove corone nell’anno 1800.
In seguito al furto, avvenuto nel 2014, delle corone ottocentesche, il 12 maggio 2015 con solenne celebrazione l’immagine mariana è stata nuovamente incoronata.
Le nuove corone sono state realizzate dal Liceo Artistico Statale “G. Colacicchi” di Anagni. La scheda continua specificando le informazioni a riguardo.
Luciana Vita