Il messaggio dell'Accademia Senocrito

900 e terzo millennio, Giuseppe Filosa a Cosenza

Filosa GiuseppeSe voglio respirare le atmosfere di una bottega d’arte che mantenga il fascino del 900 mi devo recare lungo Corso Telesio, a Cosenza e cercare Giuseppe Filosa.

Artista già incontrato nel corso di questi ultimi anni e che puntualmente apre il suo spazio pScatolaer ritrovare colori, pennelli, matite e acquerelli, cocci, tavole, scatole, e tutto ciò che fa parte del suo modo di intendere la comunicazione artistica.

Ricordo la data di nascita perchè i dati anagrafici sono oggettivi, 20 Novembre 1937, testimone in pienezza del secolo precedente, uno spirito di fanciullo, i suoi lavori lo testimoniano!

dettagliMi permette di fare una serie di scatti con il cellulare, parliamo, il suo modo di intendere i linguaggi verbali non è così diverso dal suo intendere forma e colore: uomo che ha conosciuto la sofferenza, l’emigrazione, calabrese in tutto, compreso alberoquell’orgoglio che sublima e gli permette di continuare per la sua strada con soavità di passo e armonia interiore, una maturità raggiunta che gli consente di continuare a lavorare sempre con grande amore per l’arte. studio di G. Filosa

Non manca mai un riferimento alla natura: melograni, rametti con il frutto del “sorbo”, appeso, in attesa che maturi, stimoli visivi sia per se stesso che per chi visita il luogo, frammenti di campagna calabrese di cui non disdegna la presenza.

melograniPer me, alla ricerca di modelli positivi, è terapia, speranza, luce su un terzo millennio che si identifica sotto vesti ambigue, ancora poco chiare, quindici anni non bastano e poi resta di competenza ai sociologi fare le valutazioni del caso! Chi appartiene, per nascita, al Novecento, deve assolvere il compito di traghettatore, testimoniando tutto il buono che il tanto travagliato secolo precedente ha prodotto. Un presente che non riconosce le radici di un passato recente che speranze può avere nel definirsi con connotati chiari e comprensibili? Colomba della paceNon sono accreditata nello scrivere d’arte moderna, mi basta solo l’incontro  per comprendere che nell’espressione libera e nel volto di chi opera si possono leggere le forme e i colori dell’animo umano capace di aprirsi senza remore, ed io ne traggo beneficio interiore da tutto ciò. Nella sua colomba incisa all’esterno, nel muro del suo studio ritrovo un messaggio fin troppo noto ma interpretato con segno dinamico appropriato, lo estrapolo facendolo vivere come immagine simbolica aperta al futuro e alla speranza!

(Articolo precedente riguardante G. Filosa http://www.senocrito.it/postcard/?p=919)

Luciana Vita