Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Ortica

Ho reputato fortemente simbolica la foto conservata nel mio archivio, scattata nella mitica campagna locrese. Tutto ciò che si può evincere dal taglio fotografico: un bel colore verde  su tappeto di foglie autunnali, forma che ricorda il disegno di una croce con foglie dalla venatura ben chiara e raggi di luce che creano le giuste sfumature. E’ motivo di disamina artistica per forma, colore  e … nel voler considerare il contenuto della pianta, erba spontanea, ben nota per chi ancora “frequenta certi luoghi”, si andrebbero a toccare diversi ambiti dovendo ammettere che forse, forse, il suo non utilizzo può essere sinonimo di ignoranza, pigrizia e da donna riflessiva penso: forse non è l’unica erba selvatica che viene incontro all’uomo, probabilmente è più comodo ingerire una pillola perchè comporta poco sforzo, probabilmente l’evoluzione non è direttamente proporzionale alla disinformazione su ciò che è presente in natura, abbondantemente, non considerando l’importanza del suo utilizzo per il benessere fisico! Per farla breve: ci risulta che venga usata in larga scala? Se l’essere umano è la creazione per eccellenza, come può dimenticare il resto del creato soprattutto quando gioca a suo vantaggio? Mangiamo più ortica!   O, quanto meno, ragionando, usando i parametri moderni, che diventi una moda! E se tutto ciò non ci coinvolge riflettiamo: le cose che ci possono dare fastidio a livello epidermico, possono nascondere un grande valore intrinseco, che giova alla salute e di conseguenza al cuore! (P.S.: per chi naviga su Internet sarà un gioco da ragazzi trovare le notizie necessarie per utilizzare al meglio le proprietà benefiche della pianta).

Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)