Vorrei prendermi lo 0,1% del merito per un motivo “terra – terra”! Il discorso ruotava attorno al fatto che la nostra “benedetta” Calabria è ricca di argilla, ci scambiamo pensieri a riguardo ricordando Gerace… ed esce fuori che a Platania c’è una argilla di colore grigio intenso. La promessa è che posso usarla anch’io. L’argilla arriva e parte di essa la prendo ma per la fretta faccio alcuni esperimenti senza filtrarla abbastanza, restano insomma delle impurità che in cottura emergono. Raffaella quindi decide di purificarla con una certa attenzione e arrivata alla soluzione che si era prefissata con la quantità a disposizione decide di modellare. La foto mostra la terracotta ottenuta, mancano le ultime fasi di rifinitura, c’è comunque tutto il messaggio che si può leggere tra la scelta dei materiali (terra argillosa calabra e legno d’olivo), i simboli cercati e resi visibili attraverso la propria sensibilità artistica, il tema sacro, scelto spesso e volentieri, come lo dimostrano i bassorilievi realizzati per rappresentare la Via Crucis (due esempi in foto). A me il merito di aver “punzecchiato” l’artista nel mettere da parte una certa quantità di terra argillosa di Platania (lo 0,1% citato prima), a Raffaella il merito di vivere la sua vocazione artistica con l’attenzione per il “territorio” fatta di esempi concreti diventando strumento che si lascia guidare dalla Grazia facendo delle cose semplici motivo di gloria rivolta a Dio…e
… citando un brano legato alla figura di San Francesco d’Assisi: …” le cose semplici sono le più belle, sono quelle che alla fine sono le più grandi”! Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)
P.S.: Mi sono permessa di fotografare nuovamente la testa modellata dopo la patina voluta dall’autrice…