Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Concesso Barca, chi era costui?

Particolare vegetazione Villa Comunale di Reggio Calabria (Foto di L. Vita - Tutti i diritti sono riservati)Nasce nel 1877 (Oppido Mamertina – RC), calabrese: lo conosciamo? Anche in questo caso è sempre lo storico dell’arte che “mastica” nomi, date, … il turista distratto poco sa e poco vuole sapere. Oppido Mamertina, cittadina della Provincia di Reggio, ha dato i natali sia a lui che allo zio, Salvatore Albano, nato nel 1839, scultore, suo primo maestro. L’opera visibile perchè inserita in uno spazio pubblico si trova presso la Villa Comunale di Reggio Calabria,  (realtà storica, “polmone” della Città capoluogo), realizzata nel 1907, (aveva 30 anni).

Busto di Re Umberto I - opera di Concesso Barca - Villa Comunale di Reggio Calabria (Foto di L. Vita) Eseguì due copie del busto in bronzo, lasciando il secondo nella cittadina di Bagno a Ripoli (FI), avente come protagonista Re Umberto I. La foto attesta la sua collocazione che conferisce una valenza storica, insieme ad altre testimonianze artistiche presenti, alla Villa Comunale dandole quel peso specifico che, nonostante tutto, insieme al “mitico lungomare” sottolinea l’attenzione avuta nel tempo soprattutto per la botanica. E’ una città che per il mite clima, la presenza del mare, “lo Stretto” e la sua storia, si può collocare tra le realtà più belle del Mediterraneo. Certo non si attendeva la mia considerazione scritta per avvalorare una realtà oggettiva, eppure faccio fatica a soffermarmi sul bicchiere mezzo pieno perchè ho una discreta visione dei “Chiaroscuri” attuali che la città ha. Il capoluogo spesso dimentica che la sua grandezza è direttamente proporzionale alla sua Provincia, che si tratti di costa Tirrenica o di Costa Ionica. La punta della Calabria sintetizza due visioni ambientali diverse, oriente ed occidente, una ricchezza di visioni che mutano , percorrendo tutto il perimetro di costa che ci porta da un mare all’altro, trovando poi nell’Aspromonte altre forme determinate dalle fiumare, dai venti con le conseguenti erosioni naturali. L’opera del Barca è ancora dentro il perimetro della Villa, il busto è presente perchè nel 1907, alla presenza del Re Vittorio Emanuele III venne inaugurato e da quel momento in poi vennero chiamati Giardini Pubblici Umberto I. Oggi per continuare a mantenere vivo il senso di appartenenza andrebbero escogitate strategie per usufruire al meglio quello spazio pubblico, storico, progettato seguendo un pensiero estetico preciso, dove la vegetazione, con le sue forme, diventa opera d’arte. Sempre lo stesso concetto: fare memoria sapendo che uno spazio pensato un tempo per il benessere cittadino, oggi non perde la sua funzione, è l’uomo del presente che non deve dimenticare ciò che ha!

Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)