Il messaggio dell'Accademia Senocrito

San Francesco di Paola a Cosenza

San Francesco di Paola  presente nella chiesa dedicata al Santo a Cosenza (Foto di Luciana Vita - Tutti i diritti sono riservati) Se vedo mi permetto di raccontare, ovvero il dato è legato prima all’immagine e dopo al pensiero. E’ un percorso scelto per Senocrito postcard dando priorità al linguaggio non verbale, inserendo dati utili, di stimolo, per suscitare un minimo di curiosità nel lettore, tutto questo coerentemente con l’obiettivo che mi sono proposta: i contenuti buoni, belli … che trovo lungo il mio percorso devo imparare a riconoscerli, o quanto meno provarci. La statua è ben collocata, s’intravedono i puttini che fanno da cornice, illuminata, protetta dal vetro, trovo notizie storiche sul quel famoso libro di cui avevo dato già notizia: Sculture in legno in Calabria – dal Medioevo al Settecento – Paparo Edizioni.

Premesso che il volume in questione potrebbe essere raccontato estrapolando le immagini e facendo sintesi dei contenuti, ben si comprende che non avrebbe senso scrivere pensando di fare il “riassunto” su un argomento che hai visto sfogliando un libro, è necessario raggiungere il luogo ed osservare con i propri occhi perchè è nell’incanto della prima visione che s’imprime il ricordo ed il desiderio di divulgare la “lieta novella”; lo slancio deve essere avvertito dentro di te, devi dare fiducia al tuo istinto che ti permette di capire immediatamente. “Se non vedo non credo”, pensandoci, ci appartiene più di quanto non immaginiamo, ecco perchè è la visione di qualcosa la prima forma di comunicazione, ed anche in assenza della vista si compensa con altri sensi, i quattro rimasti, scoprendo una capacità di arricchire il proprio bagaglio d’informazioni esaurientemente e solo allora andremmo ad utilizzare il linguaggio verbale.

Legno intagliato, dorato, e dipinto; altezza cm. 180 – Intagliatore napoletano ultimo quarto del secolo XVI“; ovviamente a Cosenza in una delle chiese più amate dai residenti! Per chi fosse interessato da pag. 193 a pag. 196 nel libro sopra citato si comprende l’ analisi descrittiva dell’opera, le indagini sul possibile autore, lo stretto rapporto tra la città di Cosenza e Napoli. Come calabresi ricordiamo il 2 aprile, data legata ai festeggiamenti del Santo, più di altre date senza dimenticare che sono pochissime le chiese che non conservano un’icona pittorica o tridimensionale legata al Santo di Paola, a dimostrazione della forte devozione diffusa su tutto il Territorio Regionale. Forse poco conosciamo la spiritualità, la sua biografia, sarebbe interessante indagare meglio su come fuori Regione viene venerato; i nostri “Francesco”, quasi sempre scelgono di festeggiare l’onomastico in Aprile. Resta sempre aperto l’invito a conoscere meglio la storia di un “Grande Santo” che ha saputo parlare ai potenti del tempo illuminato dalla sapienza e dalla grazia di Dio, superiore di gran lunga ai tanti diplomatici di allora e di oggi!

Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)