Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Saluti da Celico

Panorama di Celico - foto di Luciana VitaPunti di visti tali da garantire una visione panoramica, ricordando le cartoline di carta. Dire Celico significa raccontare una parte della Sila, territorio attraversato dalla statale Paola – Crotone. La storia di questo paese viene ben sintetizzata nel sito del comune (riporto il link: http://www.comunedicelico.it/storia_34.html). La chiesa, che è ben visibile anche nell’immagine, è dedicata a San Michele Arcangelo. Il punto di vista  della foto è la Chiesa di Santa Barbara a Rovito, le ombre proiettate sulle montagne sono ovviamente dettate dalla presenza delle nuvole, la Sila incornicia questa realtà con le sue sfumature. Recentemente il paese ha vissuto altre vicende, meno poetiche, tipiche dei nostri giorni (emergenza rifiuti, discarica, riapertura…), tutto legato fondamentalmente all’eredità che il terzo millennio dovrà accollarsi e risolvere ma non è giusto associare il nome di Celico solo a ciò perchè  si dimenticherebbero ben altre cose tra cui l’aver dato i natali a Gioacchino da Fiore, la presenza di realtà culturali vive, la voglia di esserci nonostante il calo demografico dettato sempre da più fattori, problematica tipica dei paesi calabresi.

La “nota poco nota”: ignoravo la figura di Gioacchino Greco, nato a Celico, vissuto tra il XVI e il XVII secolo, considerato uno dei migliori scacchisti italiani di quel periodo (per i cenni biografici:http://it.wikipedia.org/wiki/Gioacchino_Greco).

I calabresi di ieri e di oggi: il rimprovero che faccio a me stessa, calabrese di oggi, è quello di trovare i famosi cinque minuti per aggiungere un tassello nuovo alle conoscenze di base e rispolverare le vecchie per non accelerare il processo dell’analfabetismo di ritorno. Sarebbe più utile, per mantenere la mente aperta a nuove cose, ricordare una citazione di  Socrate: “so di non sapere”, si peccherebbe meno di presunzione e arroganza!

Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)