Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Cammino e osservo … “Donna di Calabria” dell’artista R. Bianchi

Nel mantenere uno spirito di bimbo, quando ancora la curiosità ti porta a guardare ciò che ti circonda con occhi liberi da condizionamenti, un “dettaglio” in Piazza Parrasio, a Cosenza, non può passare inosservato. Leggi la targa e capisci che da poco più di un anno è stata donata dall’Istituto Nazionale di Arte Contemporanea un’opera in bronzo che porta come titolo: “Donna Calabrese”. L’osservazione iniziale è superficiale, disattenta, rischiando di etichettarla inutile per la Piazza e per i suoi abitanti. Eppure mi rendo conto che la mia attenzione, da turista, viene sostituita da una forma di attrazione ancestrale: riconosco nella postura statica delle mani e dei piedi un forte legame con le donne granitiche del 900 che hanno saputo reggere le famiglie durante le fasi più difficili della storia della nostra Regione. Nello sguardo si concentra la serenità severa, tipica di chi non ha tempo da perdere e resta disponibile nell’aiutare chi si trova in difficoltà. E’ stato un bel dono che, a distanza di poco tempo, forse passa inosservato ai più, oppure subisce il giudizio soggettivo dei passanti nel bene o nel male in base ad un proprio sentire.

L’autore è una donna, digito su Internet il suo nome in quanto “ignoro” la sua identità artistica è scopro che è milanese, una personalità nel mondo della scultura, ha 85 anni, nelle foto che la ritraggono non ha perso lo sguardo acuto, vigile, tipico di chi è in piena attività creativa, il suo nome è Rachele Bianchi.

Luciana Vita        (Tutti i diritti sono riservati)