Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Graziella Cantafio: artigiana – artista, Donna!

opere di Graziella CantafioGradisce essere chiamata artigiana.

Anche se la frequentazione risale ai primi anni novanta, il mio ricordo è legato alla femminilità, donna di grande equilibrio, moglie e madre, una manualità ed una sensibilità artistica raffinata, acuta, attenta, una sorella maggiore. Ci siamo riviste il 28 Novembre a Cosenza in quanto lei, insieme al marito Antonio Pujia Veneziano, partecipava  all’inaugurazione della mostra di ceramiche itinerante: Le Forme dell’Argilla, a Palazzo Arnone.                       Graziella Cantafio e Luciana VitaLa foto scattata dentro il palazzo che fa intravedere alcuni dei lavori messi in mostra, nasce dal desiderio reciproco di lasciare una traccia visibile, anche se digitale, a distanza di più di vent’anni. La considero artista (definizione da Treccani.it: “Chi ha fine senso dell’arte ed è aperto al sentimento del bello”) perchè la penso come donna che dialoga con il territorio dove lavora partendo dai più piccoli trovando nella ceramica la strada per comunicare con tutti, nessuna fascia esclusa. Un grande cuore, una generosità tipica delle madri, una donna che, pur a volte adombrata dal talentuoso estro artistico del marito, non ha mai perso di vista le sue peculiarità, uno spirito aperto capace di leggere con lucidità e chiarezza gli eventi partecipando e contribuendo con competenza. Un modello di sapienza che ha trovato nei linguaggi non verbali un valido modo per contribuire a migliorare le risorse di questo magnifico territorio che è la Calabria!

Luciana Vita