Il messaggio dell'Accademia Senocrito

ATMAN di Domenico Michele Surace recensione di Luciana Vita

Preferisco scrivere sulla bellezza pensando alla mente di una persona, alla sua capacità di usare al meglio le talentuose inclinazioni personali perché cosciente di doverle investire per se stesso e per gli altri. Domenico Michele Surace, giovane archeologo e storico, esce allo scoperto per condividere parte dei suoi talenti, prossimi al mondo della poesia, con “ATMAN”, una raccolta di componimenti lirici nei quali è sorprendente la profondità che si coglie nel dirimersi dei versi. Nello svolgersi di una poetica mai banale e che non risulta mai sfoggio di mera erudizione ma comprova pienezza culturale, epifania di spontaneità. I versi di Domenico Michele Surace, incentrati sull’uomo, sono riconducibili anch’essi a tassello di fisiognomica letteraria. Mai sopra le righe e senza stonature è prezioso “umanista” in una attualità nella quale soddisfa il bisogno di proseguire ancora con l’Uomo che governa la Macchina.

Espressione di una Calabria fedele alle proprie radici storiche e nobili che con D. M. S. manifesta la sua parte migliore.