Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Chiesa di San Domenico: Madonna della febbre

Mi ero già soffermata sull’icona mariana nominata “Madonna della Febbre”, a Cosenza, nella chiesa di S. Francesco d’Assisi. Bisogna ammettere che per i residenti l’altare a lei dedicato nella chiesa di San Domenico ha un valore storico/simbolico molto importante. La visione affascina perchè si presenta in una atmosfera senza distrazioni con una luce essenziale che valorizza tutto l’altare marmoreo storicamente collocato nel sec. XVI, attribuito a Giovanni da Nola. In basso è visibile un bassorilievo marmoreo raffigurante la Deposizione di Gesù, opera della scuola di Meriliano da Nola (1488-1558). La cappella venne fondata dalla famiglia Martucci. (Notizie storiche estrapolate da: http://www.cosenzainvetrina.it/monumenti/chiesa s domenico).  Il mio girovagare da turista curiosa, senza pretese di altro tipo, mi permette di fotografare con mano semi – ferma l’insieme ed i particolari dei volti. Avevo già visto l’immagine attraverso Internet, predisponendo mente e cuore ho colto l’occasione per guardare con i miei occhi l’opera d’arte in questione.

IMG_1249 copiaE’ un respiro diverso, in uno spazio che aiuta a riflettere, favorendo una  atmosfera di preghiera. Non è stata la prima visita fatta in quella chiesa e ammetto che ci fu occasione di guardarla dall’esterno anche con un gruppo di persone, quelle considerate “addette ai lavori”. La cosa grave è che non mettemmo piede al suo interno, azione giustificata dal caldo, dalla stanchezza, ecc. ecc. …   Sfioriamo punti di grande interesse senza cogliere l’attimo per mille, svariate ragioni. Ecco perchè ritornare negli stessi luoghi, con tempo e spirito diverso, equivale a riprendersi una piccola parte “sfuggita” alla nostra attenzione. Ritornare sui propri passi, a volte ti permette di riconquistare parte del “tesoro” che hai attorno a te!

Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)