Quando un docente valuta utile lo scambio culturale tra docenti che operano nell’ambito delle istituzioni Afam, nasce “Faro Creativo”, un costruttivo, prezioso incontro con la Prof.ssa Rosaria Iazzetta, coordinatrice della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e la prof.ssa Luciana Vita, docente di Anatomia Artistica dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, promotrice del progetto didattico la cui genesi si ancora nel libro “La creatività come antidoto”, di Rosaria Iazzetta, (edizione Mind), una guida per dare poi luogo al workshop “Dall’idea alla creazione”.
Scrive Rosaria: “A quali processi bisogna sottintendere per la creazione di un’opera? Come mantenere lo stato creativo a livello produttivo ed evolversi in maniera costante?”
Artista, sociologa, professoressa, un master internazionale in Coaching ad Alte Prestazioni ad indicare competenze importanti applicate per motivare un giovane creativo in un contesto perfetto come l’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Scrive Rosaria: “Molti ritengono che essere creativi sia una dote innata, una predisposizione che non si può apprendere né insegnare. Non è così. La creatività è insita in ognuno di noi, semplicemente in alcune persone è più sviluppata che in altre. Creative sono l’immaginazione e l’inventiva, creativi sono il pensiero alternativo e le soluzioni cui nessuno pensa normalmente, ma che possono fare la differenza in tutte le attività umane. Creativa è la capacità di esprimere se stessi nella vita di tutti i giorni e di affermarsi professionalmente in ogni settore, con l’obiettivo di raggiungere la felicità desiderata.”
Il manuale indicato si rivolge a tutti: applicando i princìpi dinamici della creatività, attraverso esempi pratici e tecniche tipiche delle abilità manuali, il lettore viene guidato a sradicare paure e convinzioni, ad ampliare mente e percezione, a scoprire e sviluppare il proprio talento nascosto. E’ nella concretezza del laboratorio che si passerà dall’ascolto all’azione.
Due giornate, una buona partecipazione di allievi, una chiusura del primo semestre in funzione di una maggiore consapevolezza del potenziale creativo di ciascun partecipante. Noi siamo il faro e dobbiamo lavorare per diventare un punto luce di riferimento, testimoni credibili per le nuove generazioni che a loro volta diventano faro creativo luminoso perchè consapevoli di essere nel luogo giusto per dare vita ai propri pensieri “artistici”.
E’ nella seconda giornata che si comincia a “prototipare”, rendendo tangibili le idee perchè facciamo dell’argilla il nostro mezzo. Per dare concretezza alle idee ci sono diverse modalità, dal disegno alla parola scritta, senza escludere il racconto orale. E’ un invito a dare forma ai pensieri, in particolare in un luogo dove il gruppo partecipante ha una indole indirizzata verso la forma. Un laboratorio dove in un arco di tempo limitato si evolvono dinamicamente i pensieri, prendono forma e vengono condivisi in una azione collaborativa.
Nel congedarci viene 
fatto emergere la presa di coscienza del fare creativo ed il profondo rispetto dell’azione feconda di chi abbiamo affianco. Due giorni di crescita umana e artistica. Resta una buona documentazione fotografica che sottolinea l’iter applicato. Luciana Vita