Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Santa Caterina d’Alessandria a Gerace

Santa Caterina d'AlessandriaOpera pittorica presente nella sagrestia della chiesa di S. Anna a GeraceSanta Caterina d’Alessandria, opera pittorica presente nella sagrestia della chiesa dedicata a Sant’Anna, a Gerace.     Questo è il contenuto proposto nella foto, foto che nasce da una macchina piccola e semplice, approfittando del mio passaggio nella chiesa di S. Anna, a Gerace, in sagrestia per ascoltare le prove del coro polifonico SS. Maria Assunta della Cattedrale di Gerace, diretto dal M° Loredana Pelle, amore e  interesse per la musica che riporta alla mente esperienze amatoriali legate alla passione per ogni forma d’arte. L’opera pittorica è grande, leggo nel libro di Giacomo Oliva “millenni in un giorno a Gerace”, Edizioni Nosside, 2005,   che misura 208×143 cm., una ragguardevole dimensione che non lascia indifferenti. Si evince dalla lettura che risale alla prima metà del 600 e che viene attribuita a Gian Antonio D’Amato.

Il santo patrono di Locri è: Santa Caterina d’Alessandria, regolarmente festeggiata il 25 Novembre. Devo confessare che pur sapendolo non ho mai nutrito un sentimento a riguardo, in fondo quando sei ragazza dire santo patrono equivale a non andare a scuola perché festeggi e basta!

I simboli presenti nell’opera che identificano la Santa sono: la palma, emblema del martirio, il libro, che equivale alla sapienza, la spada, arma con cui le venne tolta la vita, la ruota dentata, dietro di lei, strumento del martirio. Leggo che è protettrice dei ceramisti, (questo mi piace molto), delle apprendiste sarte, di quelle attività dove la ruota svolge una sua funzione…

La proposta del dipinto geracese nasce perché c’è una certa raffinatezza, un’armonia cromatica che invita a non distogliere lo sguardo, una bellezza indiscutibile. Le circostanze mi hanno portato in quei luoghi, forse dovevo a me stessa questa breve nota, “costringendomi” a soffermarmi, rispolverando il testo di Oliva, cercando di capire perchè Locri ha lei come Santa Patrona. Nessuna indagine storica, forse pecco di superficialità, mi auto – assolvo perché resta in me l’intento di guardare ciò che è bello, proponendolo anche con poco, gli studiosi mi perdoneranno!

Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)