Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Madonna del Pilerio – processioni

img010 copiaSono sempre la stessa persona, quella che continua a vedere nei libri la possibilità di sapere e … “sapere è potere”! Battuta a parte so di non sapere e nel gazebo dell’usato , a Cosenza, trovo un libro: Il Duomo di Cosenza di Luigi Bilotto, Effesette – 1989. Trovo utile l’acquisto anche in funzione del lavoro e con l’aiuto dello scanner, mi sembra utile, dopo 25 anni dalla sua pubblicazione, mettere in luce alcune immagini, quelle centrate sui festeggiamenti della Madonna del Pilerio. La foto del 1909 , anche se incompleta (manca la parte sottostante), la foto che vede Mons. Dino Trabalzini img009 2 copiain processione, davanti al quadro della Madonna da poco usciti dalla Cattedrale, foto databile prima del  1989. La devozione popolare è notevole e anche se sono due scatti distanti tra loro di quasi 80 anni la nota importante è la grande partecipazione.

Si legge nel testo: “Il 12 aprile 1943 Cosenza fu duramente colpita da un improvviso bombardamento aereo. Numerose furono le vittime e i danni agli edifici. Rapidamente la città venne evacuata; si verificò infatti, un esodo verso i paesi circostanti ritenuti più sicuri. Alcuni coraggiosi fedeli si preoccuparono di porre in salvo il quadro della Vergine, che, per tale motivo, fu trasportato a Pietrafitta. L’8 settembre, festa della natività della Madonna, finalmente giunse notizia dell’armistizio. Dopo tre giorni la preziosa tavola ritornò nella Cattedrale ov’era stata custodita per secoli. Un’inaspettata e violenta pioggia impedì ai pietrafittesi di accompagnarla fino a Cosenza, ove, invece, rapidamente si formò un corteo tra le macerie provocate dalla guerra.” (Pag. 99/100). Ricopio questo stralcio perchè incuriosita durante la lettura: interazione tra città e provincia, il popolo vede in Pietrafitta, sicuramente nel Convento dei francescani, un luogo sicuro dove poter custodire una tavola che ha un triplice valore, artistico, religioso, devozionale. Nel testo la lettura procede spedita, con aneddoti, citazioni, note che raccontano la storia e la pietà popolare che ruota attorno al Duomo, edificio dall’importante valenza artistica preso nella giusta considerazione solo verso la fine dell’Ottocento. Leggendo  questa tipologia di testi vedo la possibilità di recuperare passaggi storici che diversamente resterebbero solo nella memoria di pochi, fino a perdersi definitivamente e da persona che non ha radici in questi luoghi, trovo un modo per sentirmi parte anch’io e condividere così stralci di storia, quella più vicina al popolo che ama, soffre e spera!

Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)