Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Lezione di operosità

Abbiamo mai pesato la nostra quantità di pigrizia? Cosa si nasconde dietro la parola benessere? Sono sinonimi parole come salute, vigore, prosperità, floridezza, energia, felicità, contentezza, gioia, serenità, tranquillità, …

Niente è riconducibile alla pigrizia, alla noia, all’alzarsi alle 12:00 perché era necessario fare baldoria fino alle 5:00 del mattino (fatta eccezione, una tantum, per il veglione di Capodanno).  L’operosità è l’esatto contrario della pigrizia, è la via che ci conduce al benessere perché indica un comportamento attivo, dinamico, laborioso, quindi costruttivo. Benessere non è sinonimo del dolce far niente, dell’avere “tanto tempo libero” senza sapere dopo come utilizzarlo.

Lezione di operosità: prende spunto da alcuni riferimenti utili come il recupero delle radici d’appartenenza per rafforzare un’identità storica,  mantenere uno sguardo sui comportamenti in natura, prendendo esempio dall’inverno che apparentemente sembra una stagione morta ma in realtà mantiene una operosità silenziosa, discreta, non strombazzata, creando le condizioni necessarie affinché giunga una colorata primavera, prendere lezioni dalle api che meglio di altri insetti conoscono lo stato di salute del nostro pianeta, recuperare un rapporto più sano e corretto con tutte le forme viventi presenti sulla Terra uscendo così dalla visione centrata esclusivamente sull’uomo. Se nella creazione cristiana del mondo egli rappresenta l’ultimo atto di un gesto creativo divino non dimentichiamo che viene  preceduto da tutte le altre forme di vita . Siamo i più deboli nel “circle of life” e, consapevoli di questo, i nostri comportamenti spesso difettano perché diventiamo preda delle nostre paure più recondite.

Che il 2013 possa essere un percorso all’insegna di un lavoro sempre più centrato sulla ricerca dell’armonia con se stessi e con il mondo circostante adoperando quei linguaggi che più di altri aiutano, la musica, le arti visive, la poesia. Anche quando il disagio economico annebbia la mente creando ansie perché pensiamo di non farcela, non perdiamo di vista la nostra spiritualità che per alimentarsi e quindi vivere, si accontenta di nutrimenti che passando per la mente aiutano a sostenere tutta la persona riuscendo a non farle perdere il sorriso e l’ottimismo.

Luciana Vita (tutti i diritti sono riservati)