Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Incontro il M.A.B. durante il martedì grasso

 

Opera1Con la memoria ritorno al 9 novembre del 2012, quando mi permettevo di scrivere poche considerazioni sul Museo all’Aperto Bilotti, meglio conosciuto come il M.A.B., lungo l’arteria più importante della città di Cosenza, il Corso Mazzini, area pedonale, fortemente valorizzata dalla presenza di tali sculture.

 

Nella passeggiata pomeridiana del quattro Marzo, camminando con l’ombrello, percorro tutto il Corso e quasi subito m’imbatto nel Cardinale di Manzù, Foto0133 copiaavvolto dalla pellicola trasparente e comincio a pensare ad una azione pratica/preventiva vista la coincidenza di date, martedì di Carnevale. Considerando la pioggia mi accontento del cellulare che mi permette di poter conservare il ricordo e una alla volta, camminando, faccio le mie foto amatoriali. L’impatto emotivo è stimolante, anche se la valenza doveva essere di tutela e protezione e ovviamente temporanea, emerge al mio sguardo un’opera simbolicamente sigillata e velata come racchiusa da un “bozzolo” moderno, non setoso; se si tratta di gesto preventivo deduco che ci furono episodi, negli anni passati,  di atti “scorretti” sulle statue.

 

Volendo leggere l’azione prescindendo dalle scelte pragmatiche, penso che la pellicola che le ha avvolte riporti alla mente le opere di Christo (1); non vorrei scomodare cotanto nome ma, pur sapendo che non era questa l’intenzione, l’opera fasciata non da stoffe, carte, ma da pellicola trasparente, emerge quasi con la voluta intenzione di velare se stessa per “rinascere svelandosi”, togliendo successivamente la pellicola, offrendo dopo allo spettatore una “nuova visione”. Quante cose diamo per scontate! Resto critica verso il M.A.B., continua a non convincermi per diverse ragioni, eppure in questa circostanza mi sono nuovamente soffermata per guardare incuriosita e scrivendo … credo che inconsciamente il Carnevale abbia offerto una Performance Artistica non voluta nelle intenzioni ma arrivata dritta allo scopo, nei fatti: guardare le statue con occhio nuovo, divertito, quasi come se anche loro avessero indossato un nuovo abito per la circostanza, tanto era un “Scherzo di Carnevale”!

Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)

 (1) Christo: http://www.christojeanneclaude.net/