Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Nina Gonzalez a Ferramonti di Tarsia

IMG_5697 copiaNina Gonzalez, colombiana, … e calabrese! In  poche parole un felice incontro a Ferramonti di Tarsia. Lei c’era perchè in quei giorni la sua presenza artistica a Ferramonti testimoniava un grande lavoro  che conduce da tempo viaggiando in ogni parte del mondo. E’ una ricerca legata alla tessitura, nella Calabria trova i riferimenti giusti, Longobucco, per esempio e nella breve conversazione che ho potuto avere con lei ho compreso il valore dell’artista (valuto in base anche ai linguaggi non verbali perchè quando c’è l’incontro c’è lo sguardo che aiuta ad arricchire l’informazione). Le sue opere partono dall’esperienza della tessitura per andare oltre. C’è un richiamo a Fontana pensando ai tagli fatti sulla tela però la mano di donna trasforma i tagli “matematici” in tessiture facendo della superficie una versione che crea effetti ottici di profondità, strutture che ricordano anche architetture, per usare una sua espressione, l’artista afferma che “non dipinge palazzi ma gli architetti tessono”! Le tele scelte per Ferramonti sono state emotivamente toccanti per l’essenzialità coloristica fatta di bianco, nero, e rosso (quando opportuno). Alessandra Carelli, storico dell’arte, ha voluto fortemente la sua presenza; io ho colto l’occasione quel 9 maggio e vivendo una giornata fatta d’incontri importanti per allargare la mia limitata visione del mondo, ho potuto “casualmente vivere” l’ascolto e lo sguardo (con occhio curioso), in uno spazio idoneo, pertinente, ad opera di una donna profondamente legata al suo lavoro di ricerca. Nina Gonzales ha in Calabria la sua sede operativa ma non perde lo sguardo sul mondo, esplorando, indagando con  sapienza e pazienza, artista che vive il suo tempo sapendolo leggere e riuscendo attraverso i linguaggi non verbali a trasferire emozioni.                      Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)