Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Statuaria e luoghi aperti

 

 Particolare statua "monumento ai caduti - Aprigliano Guarno - (Foto di Luciana Vita)Siamo distratti? Fondamentalmente andiamo sempre di fretta, lo sguardo rapido, veloce, pensiamo di vedere …

Ritorno ad Aprigliano, cittadina della Provincia di Cosenza con caratteristiche fuori del comune già se consideriamo la superficie territoriale che occupa. Non azzardo nulla che la possa riguardare direttamente, sono sempre la “turista” che per varie ragioni si trova ad Aprigliano Guarno e con macchina fotografica alla mano decide di dedicare uno scatto al monumento ai caduti in guerra del ‘15/’18. Leggo:

I MILITI DELLA FORTE BREZIA

ebbero

ideale supremo

la redenzione della PATRIA

mezzo

l’olocausto della vita

retaggio

la gloria del popolo nei secoli

APRIGLIANO

RICORDA I FIGLI CADUTI

Chiedo notizie al residente Antonio De Paoli, docente di Educazione Musicale, compositore, ancor prima uomo profondamente radicato, studioso appassionato del proprio territorio, ricercatore, già autore di diversi testi tra cui “Processo ai Processi”  Editore Planet Book Service – Londra 2009. Mi spiega che nel libro citato inserisce dati legati al monumento posto nella ex piazza Risorgimento: l’opera bronzea è stata inaugurata nel 1933, appartiene allo scultore Giuseppe Ciocchetti di Roma.

Digitando il nome dello scultore su Internet trovo attraverso il link: http://www.museodeibozzetti.it/assets/files/mdb/collezione/bozzetti/s000285.php il bozzetto in gesso che si rifà al giovane aitante in piedi (come si vede nella foto). Si legge che è esistito un laboratorio (attivo dagli anni ’20 al 1964) denominato: laboratorio CIOCCHETTI GIUSEPPE, che si occupava di scultura sacra, funeraria e monumentale, statuaria classica. Riporto testualmente dal sito: Giuseppe Ciocchetti era originario di Roma. Aveva un laboratorio anche a Roma e una segheria sulla strada per andare a Vallecchia. Durante il periodo della crisi americana fu l’unico laboratorio che continuò a lavorare molto. A differenza degli altri laboratori della zona aveva molti operai che nel 1933 dovevano aderire al partito fascista, altrimenti venivano licenziati. Molti preferirono il licenziamento.”Monumento ai caduti - Aprigliano Guarno - Composizione (di Luciana Vita)

Certo per la comunità apriglianese è il loro monumento ai caduti, per chi si sofferma ad osservare, per la prima volta con attenzione diversa, si coglie tutta la pertinenza legata al momento storico: eleganza formale, impostazione classicheggiante, anatomia dei corpi ben definita. Potrebbe apparire anacronistico il riferimento ma c’è da chiedersi: se in quel periodo il linguaggio non verbale produceva opere a tema, pronte a raccontare, oggi, nei nostri paesi  quali tracce lasceremo ai posteri per raccontare il nostro momento storico? Abbiamo qualcosa da dire? E con tutto il rispetto per la figura “Santa” di Padre Pio, non corriamo il rischio di trovarci quasi esclusivamente tante statue in bronzo o in resina, sparse nei vari territori? La mia considerazione è più legata ai paesi piuttosto che alle città capoluogo che ancora riescono ad utilizzare i linguaggi non verbali (mi viene in mente la recente istallazione di Maurizio Orrico in memoria di Sergio Cosmai, a Cosenza). E’ anche vero che è difficile pensare ad investimenti di denaro pubblico  (per monumenti), in questo momento storico. Riflettiamo solo sull’importanza di lasciare una traccia che vada a caratterizzare un luogo aperto (e la terza dimensione si presta). Oltre al poco denaro abbiamo anche poche cose da raccontare a noi stessi e ai posteri?                  Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)