Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Iconografia popolare: l’Angelo Custode

2013 -1913, oggi e ieri, presente, passato… Andando indietro di 100 anni, digitando su Google: 1913, il primo dato informativo è Wikipedia che evidenzia l’Elezioni politiche a suffragio universale maschile. Continuando troviamo il link:  “cronologia.leonardo.it/storia/a1913″ che offre una sintesi degli avvenimenti più importanti legati a quell’anno; le immagini visibili sul Web sono molto articolate, un bianco e nero che racconta una società benestante, con abiti alla moda e una società povera,  emigrante, sofferente, visibile nelle vesti e  nei volti. Differenze a distanza di 100 anni? Oggi resta un mondo che gira attorno alle fonti energetiche specifiche, talmente assuefatto, abituato che senza di esse non sarebbe più in grado di sopravvivere, non può essere più concepita una realtà senza energia elettrica perchè sarebbe paralizzante, senza futuro. E’ un terzo millennio che chiude il suo primo decennio iniziando un secondo sotto i peggiori auspici… senza voler fare  catastrofismo ma è vero che le tensioni a livello Nazionale e Mondiale da tempo non danno segnali di miglioramento.

L’iconografia proposta oggi avrebbe un sapore edulcorato, anacronistico, magari anche utilizzata per essere modificata “ridicolizzando” tale simbolo. Andando indietro di cento anni, poveri o ricchi, credenti o no, la valenza simbolica cristiana avrebbe trovato in questa immagine un perchè giustificando la scena sul passaggio della preghiera … “che sei il mio Custode” … sottolineando “custodiscimi”. Santa Gemma Galgani affermava di avere un contatto con il suo Angelo Custode e non è la sola tra i santi ad aver avuto questo tipo di “collegamento stretto”!

Il credere in una protezione sovrannaturale, usando il termine “Custode”, potrebbe far scaturire, oggi, un impeto d’orgoglio: ” sono raccontini, favole per bambini, non ho bisogno di nessuno”!   Solitamente le crisi economiche tendono a riportare l’uomo sui suoi passi prendendo atto che nella ricerca affannosa del sostentamento si rischia di abbrutirsi perdendo il contatto con la propria interiorità, facendo terra bruciata, con le conseguenze derivanti… che non vado a specificare! La nostra dignità passa attraverso un lavoro (che “nobilita l’uomo”), per il “pane quotidiano” senza dimenticare che  “Non di solo pane vive l’uomo”!

Pietro da Cortona nel 1656 tratta il tema dell’Angelo e anche in questa iconografia il bambino è presente. Crederci o no: da laica rifletto e guardo la bellezza dell’immagine artistica o popolare, lo spirito ne esce rinfrancato e comprendo che non è necessario “comprendere” fino in fondo.

Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)