Il messaggio dell'Accademia Senocrito

Capitano Ercole Scorza

I social network presentano diverse sfaccettature, a voler prendere in esame quelle positive possiamo affermare che la “divulgazione” di un’immagine trova riscontro in tempi molto rapidi. E’ la scelta che compie Ercole Scorza, cosentino verace, con un percorso artistico costruito tassello dopo tassello, con passione, libertà, generosità, verità e amore per la vita, fotografata nelle sue svariate forme, che si tratti di mondo animale, vegetale o minerale, ogni scatto, ogni inquadratura, emoziona, non ti lascia indifferente. La proposta costante che l’autore compie attraverso i social network, nel tempo, ha generato un grande affetto accompagnato da una profonda stima per il suo lavoro potendo affermare che la sua popolarità va oltre i limiti del tessuto cittadino e provinciale per il confronto cercato e per le risposte ottenute di apprezzamento. A cosa serve essere citati dai grandi nomi della critica? Per ribadire che l’opera dell’autore ha un prezzo di mercato notevole? Quanta ipocrisia ruota attorno a talenti che una volta ben “agganciati” fanno del loro lavoro un business? Non credo nel mercato dell’arte perché nasconde  interessi che esulano dall’arte stessa, è altro! Un autore si dovrebbe apprezzare per la sua forza comunicatrice, questo è ciò che Ercole Scorza, il Capitano per gli amici più stretti, riesce a fare con ogni scatto: regala emozioni, tocca le corde del cuore. Il suo lavoro porta con se una firma intrinseca, non facilmente ripetibile. Pur non avendo mai visitato una sua mostra, siamo in molti ad aver apprezzato il lavoro straordinario di amore per la sua città, per il territorio provinciale, per gli animali, per la ritrattistica di grande impatto emotivo e tutto questo grazie alla sua grande “generosità” nell’utilizzare internet per divulgare. Potrebbe sembrare un punto di debolezza, vista la poca tutela per i diritti d’autore sul web, mi permetto di scrivere che ho trovato il punto di forza: la popolarità raggiunta grazie al web. Questo ha determinato una comparazione, in questi giorni, che ha “sminuito” il lavoro pittorico proposto  a Cosenza, in alcune sale del Museo dei Bretti, mostra che ho visitato, vicenda articolata ma utile…

L’autore, noto pittore catanese, elabora diverse tele per la mostra e tra queste molte (quasi tutte), partono da scatti realizzati da Ercole Scorza; sappiamo che ciò è avvenuto senza accordi prestabiliti. Come è stato già scritto: una mostra… poco originale  perché chi ama la città di Cosenza quei dipinti li ha già visti e anche chi abita la Provincia, usando i social network, ha “già visto”, non c’è interesse verso la firma o la tecnica pittorica, sicuramente pregevole, perché le emozioni, la “gente”, le ha già percepite guardando le foto. Resta quindi un vero tributo “intrinseco” verso l’opera d’amore che Ercole Scorza vive costantemente per la sua città. Operazione culturale che sposta l’asse sul fotografo, autore, ideatore delle emozione che altri vogliono attribuire ai dipinti. Pensavano di poter prendere in giro la gente comune? Non ho visto onestà intellettuale!

Si legge che l’autore dei dipinti non abbia presenziato all’inaugurazione per sopraggiunti impegni riservandosi d’intervenire giorno 16 Novembre. Il momento mi suggerisce che non avverto interesse verso chi si presta al gioco facendo leva sulla sua notorietà ed abilità tecnica, scelgo colui che ho conosciuto, colui che cammina a piedi, incontra la gente del centro storico, parla con loro, sorride e piange con loro perché le emozioni che trasferisce in ogni scatto che realizza sono la risultante delle emozioni che lui vive in prima persona, abbiamo bisogno di persone vere!

Luciana Vita (Tutti i diritti sono riservati)